ICCD partecipa con tre interventi all'incontro: ARCHEOLOGIA E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA D’ARCHIVIO, Aquileia, 28-29 aprile 2016
Pubblicato il 26/04/2016
L'incontro affronterà i temi legati all’imponente lavoro di documentazione fotografica che ha accompagnato le indagini archeologiche, a partire dalla fine dell'Ottocento conducendo alla creazione di grandi archivi fotografici conservati non solo presso le istituzioni pubbliche ma anche presso privati. ICCD partecipa con tre relazioni, la prima di Elizabeth J. Shepherd tratta de: L’Aerofototeca Nazionale dell’ICCD (Mibact): un archivio per la storia del territorio, della ricerca e della tutela. L’intervento illustra il potenziale informativo delle immagini conservate in Aerofototeca Nazionale, che insieme al Gabinetto Fotografico Nazionale costituisce il grande archivio fotografico dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Si illustreranno brevemente i fondi conservati, evidenziandone l’utilità per le ricerche di topografia, di urbanistica e la lettura delle trasformazioni del territorio. Si accennerà al ruolo svolto dall’Aerofototeca e dai suoi primi organizzatori (D. Adamesteanu, G. Schmiedt, G. Alvisi) nella disseminazione delle conoscenze relative ai metodi di fotolettura e di fotointerpretazione archeologica; verranno poi presentati alcuni casi di individuazione di realtà archeologiche, avvenuta grazie al materiale conservato in questo archivio. Infine, si accennerà ai progetti di condivisione delle immagini su web, in via di realizzazione, ivi compreso il supporto alla mappatura dei bombardamenti della II guerra mondiale nei siti archeologici italiani.
Segue l’intervento di Benedetta Cestelli Guidi, Lo stile Gabinetto Fotografico: la presa in consegna della “Fanciulla d’Anzio”. Nel 1909 il direttore del Gabinetto Fotografico (poi Nazionale) Giovanni Gargiolli inviava uno dei suoi operatori a fotografare la statua detta “La Fanciulla d’Anzio” nel giorno della sua presa in consegna da parte dello Stato. I 14 scatti del reportage documentano la rimozione della scultura dal luogo di conservazione in cui era stata custodita dal 1878: la sala al piano terreno della Villa di Sarsina (proprietà Chigi Aldobrandini). Il reportage restituisce le criticità legate al momento delicato del suo cambio di destinazione, funzione e forma in seguito alle operazioni di musealizzazione e di restauro.
L’ultimo intervento di Benedetta Cestelli Guidi e Simona Turco riguarda: I volontari del 1915. La documentazione visiva dello scavo ad Isola Gorgo diretto da Ugo Ojetti. Nell'archivio fotografico della Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero Pubblica Istruzione, conservato in ICCD, esiste un corpus di fotografie ed una mappa, che documentano gli scavi eseguiti nel 1917 nell'Isola di Gorgo nella Laguna di Grado. La documentazione grafica e fotografica si lega alla documentazione esistente nel fondo correlato della Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero Pubblica Istruzione conservato in ACS di Roma. I documenti messi a confronto restituiscono brani inediti delle vicende inerenti la salvaguardia e la tutela del patrimonio archeologico durante il periodo bellico e mostrano la centralità che il mezzo fotografico espresse nella propaganda della Grande Guerra.