“Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024” in mostra al MAXXI: un viaggio nell'archivio del maestro della fotografia italiana

Pubblicato il 12/12/2024

Argomento Fotografia

Dal 13 dicembre 2024 al 30 marzo 2025, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ospiterà “Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024”, un’esposizione dedicata a uno dei più importanti protagonisti della fotografia italiana. La mostra, curata da Simona Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia, nasce in collaborazione con l’Archivio Guido Guidi, il CCA – Canadian Centre for Architecture e l’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.

La mostra offre una prospettiva inedita sull’opera di Guidi, esplorando il suo vasto archivio, inteso come casa, studio d’artista e luogo di sperimentazione creativa. Un vero e proprio laboratorio di ricerca e scambio, dove si intrecciano i suoi legami con la storia dell’arte, le influenze dei maestri e il dialogo con altri fotografi, sia italiani che stranieri.

Oltre 400 fotografie, in gran parte vintage e molte delle quali mai esposte prima, sono al centro della mostra. Accanto a queste, saranno visibili i suoi quaderni di appunti, documenti, libri, prove di stampa, dipinti e un film realizzato dal regista Alessandro Toscano. Questo percorso immersivo permette ai visitatori di accedere ai processi creativi di Guidi e alla sua personale “teoria” della fotografia.

La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione monografica edita da MACK, che offrirà un ulteriore approfondimento sul lavoro di Guidi.

Un ulteriore elemento espositivo, curata per l’ICCD da Carlo Birrozzi e Alessandro Coco, è la teca che schiude al visitatore una selezione esemplificativa di una scatola dell’archivio Guidi, il progetto Bolzano, le Semirurali del 1993. Attraverso provini a contatto, fotocopie e stampe, emerge il carattere sperimentale e metodico del lavoro del fotografo. In particolare, si evidenzia il minuzioso percorso di post-produzione e organizzazione delle immagini, dalle annotazioni delle sequenze alla selezione conclusiva. Questi documenti, tra cui fotocopie più volte duplicate fino a diventare quasi illeggibili e schemi per l’ordinamento delle serie, raccontano l’approccio rigoroso di Guidi e il significato del suo archivio come fonte di analisi del processo creativo.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito del MAXXI.