Aerofototeca Nazionale

Le immagini del Foro Romano di fine ‘800 riprese dal pallone aerostatico dalla Brigata Specialisti del Genio al servizio dell’archeologo Giacomo Boni, che contribuirono a documentarne gli scavi; la prima rappresentazione globale della città di Roma, scattata da Umberto Nistri nel 1919; le foto prese dai ricognitori dalle forze aeree Alleate tra il 1943 e il 1945; l’avanzare della ricostruzione post-bellica nelle immagini dell’Aeronautica Militare: le raccolte dell’Aerofototeca Nazionale costituiscono il maggior archivio aerofotografico civile italiano, memoria visiva del territorio, con immagini che vanno dalla fine dell’Ottocento a oggi.

Utilizzata in ambito militare per scopi tattici e strategici, la fotografia aerea mostrò ben presto grandi potenzialità come supporto all’azione di tutela: essa rendeva infatti possibile documentare gli insediamenti archeologici e monitorare le modificazioni del territorio in modo inedito, restituendo una enorme quantità di informazioni.

Fin dai primi del ‘900 gli studiosi avevano indicato l’opportunità di servirsi di queste immagini per la conoscenza dei beni culturali. Tuttavia, solo nel 1954 si cominciarono a porre le basi per la creazione di un archivio dedicato, che venne realizzato nel 1959 con l’istituzione dell’ Aerofototeca Nazionale (come sezione distaccata del Gabinetto Fotografico Nazionale poi confluita nell’ ICCD nel 1975).

Per i tempi, la struttura era sorprendentemente innovativa: oltre a raccogliere immagini già esistenti, aveva il compito di progettare nuovi voli in base alle esigenze degli uffici territoriali, insegnando poi al personale interno la corretta lettura e interpretazione delle fotografie.

L’archivio conserva milioni di immagini, confluite in Aerofototeca nel corso degli anni: alla prima raccolta - donata dall’Aeronautica Militare -, seguirono le donazioni dell’Archivio Caproni e quelle acquisite dall'Istituto Geografico Militare, dall'Ufficio Tecnico Erariale di Firenze, dalla British School at Rome e dall’American Academy in Rome. Nel secondo dopoguerra sono state donate o acquistate numerose collezioni da società private quali Aerofoto Consult, Aerotop, EIRA, ESACTA, E.T.A. Nistri, Fotocielo, I-BUGA, IRTA, S.A.F. Nistri, SIAT.

L’Aerofototeca conserva anche un’ importante raccolta di attrezzature storiche per le riprese aeree e per la restituzione cartografica.

Approfondisci La storia dell’Aerofototeca Nazionale 

Un canale interattivo resta operativo per richieste di riproduzioni o eventuali segnalazioni: scrivere a ic-cd.aerofototeca@cultura.gov.it (dalla proposta di correzione dei dati, alla segnalazione di fotografie significative conservate in archivi privati o pubblici).

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