Progetto ALES s.p.a. Digital Library della cultura italiana
Nel 2017, il progetto ALES S.p.A. - incorporante ARCUS S.p.A. dal 19/03/2016) DIGITAL LIBRARY DELLA CULTURA ITALIANA (CUP F81H 17 00004 0005) - ha sollecitato l’ICCD a ripensare il tradizionale modo di offrire le informazioni e le risorse digitali del patrimonio culturale, superando la logica semplicistica che vedeva la soluzione di ogni “questione digitale” nell’offerta di un nuovo sistema informativo. Le logiche del nuovo web (cosiddetto semantic web) fanno riferimento, più che a un sistema, a un ecosistema digitale dei beni culturali, basato su competenze e professionalità, regole e convenzioni, infrastrutture e sistemi tecnologici, in grado di trasformare il patrimonio informativo prodotto e gestito dalle istituzioni culturali in capitale cognitivo a disposizione di tutti.
Il progetto ha fornito l’occasione per riflettere anzitutto sul patrimonio informativo costituito dai dati catalografici e dagli archivi fotografici, competenza primaria dell’ICCD, e sui sistemi con cui tali dati vengono resi fruibili al pubblico.
Di seguito vengono richiamate le azioni più significative del progetto, terminato nel 2022:
- in applicazione della normativa nazionale sulla valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, è stato realizzato - in collaborazione con la Direzione generale Organizzazione - il sito https://dati.cultura.gov.it finalizzato alla pubblicazione di dati in formato aperto ed in particolare di Linked Open Data (il massimo livello di qualità – cinque stelle - attribuito ai dati aperti). Il sito risponde ai requisiti per la pubblicazione dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, in linea con quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2017 – 2019 e successive versioni (2019-2021; 2020-2022);
- sono stati attuati due accordi di ricerca con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per la redazione di una rete di ontologie per la pubblicazione in formato Linked Open Data del Catalogo nazionale dei beni culturali (Progetto ArCO-Architettura della Conoscenza http://dati.beniculturali.it/progetto-arco-architettura-della-conoscenza);
- sono state firmate Convenzioni con le Università di Bologna (progetto ArCo4Science) e con l’Università Roma Tre per coinvolgere il mondo della ricerca nella costruzione del grafo di conoscenza sul patrimonio culturale;
- è stata avviata la Convenzione con il Labont dell’Università di Torino per un ripensamento in chiave filosofica del concetto stesso di catalogazione come base del processo conoscitivo del patrimonio culturale;
- è stato avviato e concluso, su impulso del Segretario generale, il censimento sullo stato della digitalizzazione nel MiC, attraverso il sito http://pnd.beniculturali.it, passato nel 2020 in consegna al neoistituito Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale;
- è stato realizzato il Censimento degli archivi fotografici delle SABAP, da cui è scaturito che il MIC conserva presso i propri archivi un patrimonio di oltre 13 milioni di fototipi;
- è stata avviata e conclusa l’analisi dei portali di consultazione dei dati sul patrimonio culturale (di tipo desk), ha riguardato le seguenti istituzioni: Direzioni Generali, Istituti Centrali, Musei Autonomi, Segretariati regionali, Soprintendenze ABAP e Regioni. Nell’analisi sono stati quindi esclusi i siti web relativi ai poli museali, alle biblioteche e agli archivi, ad eccezione dei musei autonomi e delle iniziative che fanno capo agli Istituti centrali e alle Direzioni generali;
- è stato redatto uno studio, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, sulle digital library esistenti e sui requisiti per la progettazione di un nuovo sistema di gestione di risorse digitali;
- è stato svolto un assessment sulla normativa comunitaria, nazionale vigente, finalizzato a focalizzare gli aspetti giuridici connessi alla produzione, conservazione, pubblicazione e circolazione delle risorse digitali dei beni culturali; un primo esito di tale valutazione è la redazione e pubblicazione del documento sulle “Politiche d’uso del patrimonio informativo del Catalogo generale dei beni culturali”;
- è stata redatta una prima bozza del modello di gestione dell’ecosistema digitale culturale (parte del più ampio Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale) da applicare alla realizzazione della Digital Library del Catalogo dei beni culturali passato nel 2020 in consegna all’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale;
- sono state avviate iniziative volte alla produzione di documenti tecnici di supporto alle attività di digitalizzazione degli uffici del MiC (Linee guida per l’acquisizione di servizi Cloud per lo storage di file digitali e Linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale, queste ultime passate in consegna all’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio culturale – Digital Library).
- è stato attuato un accordo di valorizzazione con Google Arts & Culture, che si pone come modello di accordo vantaggioso per il MiC per la digitalizzazione di parte del patrimonio fotografico dell’Istituto e di altri istituti in qualche modo coinvolti nel progetto nell’ambito del quale sono state digitalizzate circa 170.000 fotografie del fondo Ministero della pubblica istruzione, Direzione generale antichità e belle arti;
- sono state avviate consistenti iniziative per accrescere la qualità dei dati del Catalogo generale dei beni culturali e per rendere più performanti gli strumenti informatici per la produzione dei medesimi dati;
- è stato pubblicato (a febbraio 2021) il nuovo portale di consultazione del Catalogo generale dei beni culturali che nel primo anno di vita è passato dai circa 50.000 visitatori annui (media degli anni precedenti) a oltre 1 milione di visitatori;
- è stato pubblicato il nuovo portale di consultazione degli Archivi fotografici ICCD (pubblicazione ufficiale a novembre 2022);
- è stato pubblicato il nuovo portale di consultazione delle fotografie di famiglia #scenedaunpatrimonio (pubblicazione ufficiale a maggio 2020).
In generale, il progetto ALES S.p.A. DIGITAL LIBRARY DELLA CULTURA ITALIANA ha visto la realizzazione di una serie di attività volte a rispondere, almeno in parte, alle criticità sopra esposte e a predisporre il patrimonio informativo dell’ICCD affinché esso possa costituire una base solida per la Digital Library ministeriale.