Porte aperte in archivio

Da qualche anno il tema dell’archivio fotografico è oggetto di riflessione per molti artisti, curatori, operatori visivi, critici e studiosi.
Dopo l’enorme produzione di materiale generato dall’uso di massa della fotografia, la necessità di interrogarsi sulla funzione, il significato, l’importanza e il destino di questo smisurato “archivio del mondo” è diventata questione cruciale, non solo per che è chiamato a gestire e conservare le raccolte.

Per inserirsi in questo interessante dibattito l’ICCD - da sempre aperto agli studiosi, agli studenti e agli appassionati soprattutto dell’ambito di ricerca storico e artistico - ha ampliato il raggio dei propri interlocutori ai diversi attori del “network” fotografia.

Dalle “Residenze d’artista”, ai workshop con autori contemporanei, dall’organizzazione di visite mirate, alle master class universitarie: la presenza di nuovi sguardi e la possibilità di esperire nuovi approcci sono occasioni uniche per la rilettura, la valorizzazione e la conoscenza delle raccolte nonché per cercare di individuare ulteriori significati e nessi di senso di questo immenso e sorprendente archivio.