La catalogazione del patrimonio culturale - Modulo Base e Moduli di Approfondimento

Settore
Catalogazione
Tipologia
Formazione istituzionale
Argomento
Catalogazione - Moduli base e Moduli di approfondimento
Anno
2021
Data inizio
01/01/2021
Data fine
31/12/2021
Luogo e sede di svolgimento
MiC
Enti organizzatori
MiC

Corso

Elena Plances 
Il ruolo dell’ICCD nell’ambito del Ministero: la catalogazione tra tutela e valorizzazione - Modulo base
Quadro sintetico della storia e del ruolo che ICCD riveste,  delle relazioni che intrattiene con gli altri enti del Ministero della Cultura che agiscono nel processo di catalogazione e delle modalità di composizione del Catalogo nazionale articolato territorialmente (Intese, interoperabilità e web dei dati).

Le funzioni e le attività delle due aree che qualificano l’azione dell’Istituto: la Catalogazione e la Fotografia sulle quali si concentrano progetti di Ricerca, Formazione e Comunicazione.
Si illustrano, a larghe linee, i processi di catalogazione, dalla produzione alla diffusione.
Le metodologie catalografiche e gli standard che strutturano le conoscenze legate al patrimonio nazionale che confluiscono in SiGECweb e negli altri sistemi territoriali, fruibili attraverso il sito pubblico del Catalogo Generale dei Beni Culturali.
Per la Fotografia si descrive la struttura articolata in Archivi di fruizione e di deposito delle collezioni storiche di positivi, negativi, lastre etc.,  patrimonio conservato nel Gabinetto Fotografico Nazionale e nella Aerofototeca nazionale per le fotografie aeree.
Inoltre con la Fotografia contemporanea si arricchiscono le collezioni dell’Istituto di nuove fotografie di attualità realizzate da artisti, alcuni dei quali hanno esposto  le loro opere  nello spazio espositivo dedicato alle mostre in ICCD.


Maria Letizia Mancinelli  
- Il sistema degli standard catalografici: principi generali
- Le componenti del sistema di catalogazione (schede di catalogo, Authority file, contenitori, moduli, ecc.) - Modulo base
Quadro generale degli standard elaborati dall’ICCD per il patrimonio archeologico: schede di catalogo, schede di Authority file, schede per il rilevamento sul campo, moduli per applicazioni particolari, strumenti terminologici di settore. In particolare, per le diverse tipologie di schede di catalogo (beni immobili e mobili), si precisa l’ambito di applicazione e si illustra il sistema di relazioni che consente di ricostruire i contesti e di stabilire collegamenti fra i beni.


Barbara Barbaro 
I processi di catalogazione - Modulo base
ll Catalogo generale dei beni culturali gestito dall’ICCD attraverso la piattaforma SIGECweb quale strumento di lavoro efficace per garantire l’individuazione dei beni, la qualità e l’aggiornamento delle informazioni, nonché metodo sicuro per la gestione integrata dei dati sul territorio, in quanto sistema informativo unitario e trasversale tra diverse tipologie di beni, diversi soggetti e contesti territoriali.
Gli Enti schedatori responsabili della redazione, della digitalizzazione e dell’aggiornamento delle schede di catalogo.
Gli Enti competenti (talvolta coincidenti con gli enti schedatori), enti che verificano la qualità scientifica delle schede e ne valutano l’acquisizione al catalogo generale.
L’avviamento di attività catalografiche  tramite la creazione di una campagna,  necessaria per avviare la catalogazione di qualsiasi tipo di beni o per eseguire importazione di dati in un data base.
L’iter per la richiesta dei numeri di catalogo attraverso l’Amministratore dell’Ente schedatore e l’assegnazione degli incarichi di catalogazione.

Sul sito istituzionale, nella sezione dedicata ai processi di catalogazione, è disponibile la documentazione sugli Enti Schedatori e sulla procedura per la richiesta dei numeri di catalolo.


Antonella Negri 

La catalogazione informatizzata nel SIGECweb (Sistema Informativo Generale del Catalogo) La valorizzazione dei dati del catalogo sul web - Modulo base

Presentazione degli elementi fondamentali che caratterizzano il Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGEC), strumento con il quale l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) coordina e gestisce il processo di catalogazione: dalla produzione e gestione degli oggetti catalografici alla loro pubblicazione sulla piattaforma di consultazione.
Illustrazione delle principali funzioni della piattaforma web-based SIGECweb: accesso al sistema e  tipologie di utenze. Accreditamento Enti ed utenti. Operazioni che l’utente può svolgere all’interno del sistema in base al ruolo che riveste nel processo della catalogazione.
I profili di Amministratore, Catalogatore, Verificatore scientifico, Utente di lettura e Utente di consultazione.
I flussi relativi alla produzione del dato catalografico gestiti all’interno del SIGECweb nelle tre tipologie di campagne/attività: Campagna di nuova catalogazione, Campagna di digitalizzazione, Campagna di revisione.
Il SIGECweb e il sistema delle relazioni: integrazione in un unico contesto tutti i dati conoscitivi sui beni e ricomposizione dell’unità originaria del patrimonio culturale.
Il modulo cartografico: geocoding e georeferenziazione dei beni sul territorio. Rappresentazione dei beni immobili e gestione della posizione su mappa dei beni mobili tramite la relazione con il contenitore.

Sul sito istituzionale dell’ICCD, nella sezione dedicata al SIGECweb, i dettagli sul sistema e i principali manuali per l’uso.


Chiara Veninata
La valorizzazione dei dati del catalogo sul web - Modulo base
La presentazione spiega come negli ultimi anni l’ICCD ha concentrato le proprie attività sull’analisi e sull’applicazione delle potenzialità offerte dal "semantic web" e dai suoi strumenti tra cui, in particolare, i linked open data.

I risultati raggiunti con il progetto ArCo, il grafo della conoscenza del patrimonio culturale italiano, costituito da una rete di ontologie e da oltre 700 milioni di triple riferite a oltre 2.600.000 schede catalografiche e ai dati descrittivi degli archivi fotografici di ICCD.
Il nuovo sito del Catalogo che utilizza le tecnologie dei linked open data per offrire ai suoi visitatori una esperienza conoscitiva aumentata rispetto ai già ricchi contenuti delle schede.
Inoltre nella lezione vengono spiegate le modalità di navigazione e di ricerca previste sul sito insieme alle modalità per comprendere come la ricerca sul Catalogo sia stata potenziata attraverso la messa a disposizione di dati prodotti da altri sistemi catalografici regionali, da dati presenti sulla linked data cloud e dalle fotografie presenti negli archivi fotografici. 

 

Elena Berardi
La scheda F (Fotografia) e la scheda FF (Fondi fotografici) - Modulo di approfondimento
L’aggiornamento e la pubblicazione della Scheda F - Fotografia in versione 4.00, rispecchia l’impianto concettuale di base che è rimasto sostanzialmente inalterato rispetto alla prima normativa del 1999.
La logica di descrizione del bene segue la struttura tradizionale con la ripartizione delle informazioni in paragrafi, campi, campi strutturati e sottocampi con le rispettive proprietà.
La redazione della Scheda F è stata accompagnata da quella della Scheda FF (Fondi fotografici), avvenuta sempre nel 2016, anch’essa allineata alla versione 4.00.

Le due schede F e FF sono il risultato di un percorso di riflessione sul trattamento catalografico dei beni fotografici ed entrambe concorrono a chiudere un circolo virtuoso per il raggiungimento del quale l’ICCD si è impegnato con determinazione non solo per assolvere al proprio mandato istituzionale, ma anche per provvedere alla tutela e alla valorizzazione del proprio rilevante patrimonio fotografico.

Cinzia Gallo
Strumenti e procedure per l’inventariazione patrimoniale dei beni archeologici - Modulo di approfondimento

Nella presentazione sono fornite indicazioni, procedure, criteri di comportamento e regole per una corretta attività di inventariazione patrimoniale. Dal 2018 l’inserimento dei dati inventariali è gestito tramite il SIGECweb attraverso un modulo appositamente predisposto denominato MINP: modulo inventariazione patrimoniale

Vengono fornite inoltre indicazioni sul nuovo sistema di attribuzione dei numeri di inventario, in vigore sempre dal 2018, basato su un codice ternario/quaternario, risultante da una combinazione di elementi che includono l’anno di inventariazione, la sigla dell’ente, il numero di progetto e un numero di corda progressivo. L’inventario diventa così «parlante» e fornisce già ad una prima lettura alcune indicazioni del bene in oggetto.


Sara Rutigliano
I beni storico-artistici - Modulo di approfondimento

Il modulo di approfondimento presenta gli standard elaborati dall’ICCD per il settore disciplinare dei Beni storico artistici. Nella parte introduttiva si descrivono le diverse schede di catalogo in uso per le campagne di catalogazione del patrimonio storico artistico, i relativi ambiti di applicazione e l’evoluzione storica di tali normative.
In particolare, si approfondisce la struttura dei dati e le norme di compilazione della scheda OA – Opere/ oggetti d’arte in versione 3.00 che permette di descrivere i beni mobili costituenti parte integrante di monumenti artistici, storici o religiosi oppure provenienti dallo smembramento dei monumenti stessi, conservati in collezioni, musei e pinacoteche.
Si presenta anche la struttura dei dati e le norme di compilazione della scheda OAC – Opere/oggetti d'arte contemporanea d’arte in versione 3.00, pubblicata dall’ICCD nel 2004 e frutto di un gruppo di lavoro composto da esperti di settore. Si sottolinea come la scheda OAC sia stata pensata come integrazione della scheda OA per descrivere la complessità concettuale e materica delle opere rappresentative delle nuove correnti artistiche dei secc. XX e XXI.
Per entrambe le schede di catalogo OA e OAC il modulo prevede una panoramica su alcuni casi d’uso ed esempi.
Infine, si descrivono le relazioni con le schede di Authority file e l'uso di strumenti terminologici come vocabolari e thesauri specifici, redatti dall'Istituto per la catalogazione dei beni del patrimonio storico-artistico.