Alessandro Imbriaco – Un posto dove stare

Anno Acquisizione:
2019
Soggetto prevalente:
Architettura - Paesaggio - Ritratto
Settore:
Fotografia contemporanea
Estremi cronologici:
2007 - 2011
Consistenza accertata:
61

Tra il 2007 e il 2011 Imbriaco ha documentato l’emergenza abitativa a Roma, entrando nelle case e nelle vite degli uomini e delle donne che trovano nei luoghi dismessi e inutilizzati ‘un posto dove stare’. Zone ai margini, estrema periferia della Capitale che convivono con la realtà della metropoli: “Casilino 900”, uno dei più grandi campi rom d’Europa, “Metropoliz”, che racconta l’occupazione dell’ex salumificio Fiorucci in via Prenestina, “A place to stay”, dedicato agli accampamenti allestiti dagli immigrati in varie zone di Roma e “Occupare spazi interni” narrazione delle vite che popolano gli spazi dell’Istituto per la cura dei tumori, nell’ospedale Regina Elena e della vecchia sottostazione dei filobus in via Lucio Sestio 10, divenuta Casa delle Donne.
Il fondo è costituito da quattro serie per un totale di 61 stampe fotografiche, selezione di quelle esposte nell’ambito della mostra “Alessandro Imbriaco. Un posto dove stare” (dicembre 2018 – maggio 2019) tenutasi presso il Casale di Santa Maria Nova, organizzata dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e curata da Simona Turco, Ilaria Sgarbozza e Alessandro Imbriaco. L’autore ha deciso di donare all’Istituto le 61 fotografie – è in corso la pratica per la loro acquisizione – che entreranno a far parte delle collezioni di fotografia contemporanea dell’ICCD.

Biografia
Nato a Salerno nel 1980, dopo gli studi in ingegneria, nel 2004 si trasferisce a Roma. Dal 2007 al 2012 ha lavorato ad un progetto sull’abitare a Roma (TAZ) raccontando campi rom (Casilino 800, Metropoliz), occupazioni abitative (Campo Farnia, Regina Elena), e periferie urbane (Ottavia, Idroscalo, Ponte di Nona). Dal 2011 con Tommaso Bonaventura e Fabio Severo lavora al progetto Corpi di Reato. Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea, esposto in diversi musei e gallerie in Italia e all’estero. Con Caterina Loffredo, architetto, ha ideato il progetto Forza Maggiore, un progetto collettivo e multidisciplinare sulla ricostruzione post-sisma in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Dal 2014 è docente all’Istituto Europeo di Design. Dal 2017 è membro del direttivo della SISF - Società Italiana per lo Studio della Fotografia. Nel 2017 ha svolto una residenza artistica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

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Bibliografia

Un posto dove stare. Diversi modi di abitare Roma, un progetto fotografico, Electa 2019