I.N.A.S.A. ( Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte)

Anno Acquisizione:
1966
Soggetto prevalente:
Documentazione del patrimonio archeologico di Egitto, Nubia, Etiopia
Settore:
Gabinetto fotografico nazionale
Estremi cronologici:
1920 – 1954
Consistenza accertata:
2.192 - Immagini pubblicate 1.642

L’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, fondato nel 1918 da Benedetto Croce, allora Ministro della Pubblica Istruzione, e da Corrado Ricci, Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti (data effettiva di costituzione 1922), con il compito di promuovere gli studi nel settore specifico, è stato dotato nel tempo di biblioteca e di fototeca specialistiche. Quest’ultima, composta di 150.000 tra positivi e negativi, si è costituita con fotografie provenienti, tra gli altri, dai fondi di Corrado Ricci, Lucio Mariani, Enrico Possenti, Achille Bertini Calosso.

Il 24 febbraio 1966 l’allora Presidente dell’I.N.A.S.A. Giuseppe Lugli rese effettivo l’accordo già stipulato con il Direttore del Gabinetto Fotografico Nazionale Carlo Bertelli, cedendo al G.F.N., in deposito temporaneo illimitato ma eventualmente revocabile, 2192 negativi su vetro e su pellicola (formati 9x12, 13x18, 18x24 cm), in prevalenza provenienti dal lascito di Ugo Monneret de Villard. In cambio il G.F.N. provvedeva a fornire all’Istituto una stampa positiva di tutto il materiale. Con tale iniziativa ci si proponeva “di fare di quelle raccolte uno strumento vivo a disposizione degli studiosi e della stessa amministrazione delle Antichità e Belle Arti”.

Ugo Monneret de Villard (Milano 1881 - Roma 1954), ingegnere, archeologo, orientalista, compì, per conto del governo italiano missioni archeologiche di scavo e di ricerca in Egitto, in Nubia, in Etiopia. In Egitto si dedicò in particolare allo studio dell’arte copta; tornato in Italia si dedicò ad indagini approfondite sulle permanenze sul territorio italiano di edifici e di decorazioni islamiche.

Le sue foto riflettono i suoi interessi di studioso, e completano, con le sue immagini africane e medio-orientali, l’insieme della documentazione di monumenti e emergenze storico-artistiche di cui dispone l’ICCD.

Le immagini presenti su AFOL sono digitalizzazioni tratte non dai negativi, ma dai positivi presenti in ICCD e stampati in seguito all’accordo del 1966.