Oggettività e impiego della prima fotografia
Pubblicato il 30/09/2016
Giornate di studio delle Fototeche della Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte e del Deutsches Archäologisches Institut Rom
23/24.3.2017
Tra le caratteristiche distintive della fotografia, rientra la molteplicità delle sue forme: in qualità di mezzo flessibile essa, difatti, si adatta alle mutate e differenti condizioni storiche, culturali ed estetiche. Tra le fotografie rientrano manufatti oggettivi e materiali, ad esempio impressioni su lamine di metallo o ingrandimenti su carta fotografica, ma anche proiezioni immateriali o immagini digitali. In particolare, gli esordi della fotografia furono caratterizzati da un’ineguagliata varietà e ricchezza di tecniche di ripresa e di stampa, che si differenziavano e divenivano peculiari rispetto all’utilizzo del nuovo mezzo e allo scopo perseguito, in esso, dagli autori e dai committenti. La giornata di studio è dedicata al rapporto tra l’oggettività della fotografia e i contesti della sua presentazione e del suo impiego tra la seconda metà del XIX e l’inizio del XX secolo: quali tecniche, quali formati, quali materiali e criteri di sistematizzazione vengono applicati quando, dove e come? Quale ruolo rivestono, contestualmente, i differenti attori – fotografi, committenti, fruitori e quale, invece, i soggetti? In relazione al carattere e alla funzione dell’oggetto, la fotografia di documentazione topografica si differenzia dalla riproduzione d’arte, e la fotografia di viaggio da quella di genere e paesaggistica? In quale entità, l’aspetto materiale e tecnico e il contesto di utilizzo si determinano vicendevolmente nelle loro differenti configurazioni? In quale rapporto si trovano le fotografie rispetto agli altri media? Come utilizzavano le fotografie, concretamente, i primi fruitori del medium, in quali circostanze ne entrarono in possesso, quando e come esse vennero manipolate, moltiplicate, firmate, colorate e, infine, classificate, archiviate e riutilizzate? Come si comunicava attraverso le immagini e come si trasmettevano, in tal modo, i messaggi e il sapere?
Sono graditi contributi che indaghino, sulla base di un concreto caso esemplificativo (faldone, fotografo, fruitore ecc.) o in generale, l’interazione e l’influsso reciproco della prassi fotografica e la materialità rispetto ai loro rapporti di impiego. La giornata di studio vuole fare da ponte interdisciplinare tra archeologia, storia dell’arte e scienze delle comunicazioni aspetto, questo, che può anch’esso trovare considerazione nei singoli contributi.
Si prega di voler inviare, entro il 16 ottobre 2016, il proprio curriculum vitae e la proposta di intervento ai seguenti indirizzi: fototeca@biblhertz.it e fotothek.rom@dainst.de
Si prevede il rilevamento dei costi del viaggio (economy class) e del pernottamento secondo le vigenti normative del diritto tedesco relative all’assunzione delle spese di viaggio.
Organizzazione: Tatjana Bartsch, Johannes Röll (BH), Ralf Bockmann, Paul Pasieka (DAI)