Italia in movimento: il contributo dell’Aerofototeca Nazionale al MAXXI
Pubblicato il 10/01/2025
Argomento Fotografia
La mostra Italia in movimento, in corso al MAXXI fino al 2 febbraio 2025, offre uno straordinario viaggio nel cambiamento del paesaggio italiano, raccontato attraverso fotografie, video e documenti storici che testimoniano il rapporto tra infrastrutture, territorio e società. Tra i materiali esposti, alcune fotografie provenienti dall’Aerofototeca Nazionale dell’ICCD, che arricchiscono il percorso espositivo con uno sguardo sulle trasformazioni del paesaggio italiano causate dalla costruzione delle grandi arterie autostradali.
Uno dei contributi principali dell’Aerofototeca Nazionale è rappresentato dalle fotografie prospettiche del fondo "Fotocielo", una raccolta che testimonia l’attività della ditta Fotocielo, attiva fra gli anni Cinquanta e Ottanta. Questo fondo, acquisito dall’ICCD nel 1987, documenta i lavori di costruzione di tratti autostradali durante il periodo del boom economico, con particolare attenzione alla realizzazione dell’Autostrada del Sole. Tra le immagini selezionate per la mostra, si possono ammirare scorci dell’Autostrada Roma-Civitavecchia e vedute significative come gli scavi del casello A1 Roma Nord a Scorano del 1965 o il Grande Raccordo Anulare presso lo svincolo di via Flaminia nel 1973. Queste fotografie non solo raccontano l’impresa ingegneristica e l’evoluzione tecnologica dell’epoca, ma offrono anche uno spunto di riflessione sulle profonde modifiche apportate al territorio.
Oltre alle foto prospettiche, la mostra espone circa 35 fotografie verticali provenienti da vari fondi storici dell’Aerofototeca Nazionale, tra cui "MAPRW", "EIRA", "CGRA", "Aeronautica Militare" e "Volo Base". Questi scatti, organizzati in sequenze chiamate "strisciate", rappresentano porzioni di agglomerati urbani prossimi ai percorsi autostradali. Le immagini offrono una visione dettagliata delle trasformazioni urbanistiche e paesaggistiche avvenute in città come San Benedetto del Tronto, Rimini e Verona, evidenziando l’impatto delle infrastrutture sul tessuto edilizio e sul paesaggio circostante. Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina della mostra sul sito del MAXXI.