Pubblicata la Normativa Fondi Fotografici (FF) versione 4.00

Pubblicato il 09/02/2016

La pubblicazione della Scheda Fondi Fotografici  insieme alla Scheda F, chiude un circolo virtuoso volto alla descrizione dei beni fotografici. L’ICCD, assolvendo al proprio compito istituzionale, ha in questo caso centrato un doppio obiettivo, vale a dire che l’effetto prodotto dalla messa a punto di nuovi strumenti descrittivi si riverbera positivamente sull’altro settore curato dall’Istituto, quello fotografico, che potrà così giovarsi di nuove opportunità di valorizzazione. La redazione della Strutturazione e Norme di compilazione è stata curata da Elena Berardi, Corinna Giudici, Cinzia Frisoni e Tiziana Serena.

Alcuni esempi in appendice corredano la scheda come ausilio all’attività dei catalogatori, data la consapevolezza che lo studio e il trattamento di un fondo fotografico presenta aspetti di maggiore complessità interpretativa rispetto alla descrizione di un singolo bene. Esso è infatti costituito da un insieme di singoli oggetti, fotografici e non, legati da un intento comune. Un’entità, dunque, che si caratterizza attraverso l’accumulo di più unità omogenee o eterogenee che nella loro complessità materica e concettuale costituiscono il bene culturale. La scelta a lungo meditata e poi condivisa da parte del gruppo di lavoro è stata quella di ricorrere al plurale nel titolare la normativa. La dizione di fondi fotografici, infatti, ci è sembrato chiarisse già nella premessa la pluralità del bene in oggetto e la sua non univoca definizione, ma soprattutto che in questa accezione potesse abbracciare i criteri di conoscenza e valorizzazione anche di diversi ambiti disciplinari.

Come sottolineato il modello descrittivo è posto in relazione con la Scheda F, rispetto alla quale la Scheda FF è strutturalmente e concettualmente collegata, ma un altrettanto significativo riferimento è stato fornito dalla metodologia archivistica che pone attenzione all’origine del singolo complesso documentario, al soggetto che lo detiene, all’identificazione e descrizione del soggetto produttore, cui è connessa la conoscenza della sua attività e la descrizione della documentazione ad essa afferente.

Tra le opportunità che offre l’applicazione del nuovo standard va considerata quella di poter effettuare un censimento dei fondi fotografici a livello nazionale posseduti dalle varie istituzioni culturali pubbliche e private, mentre per la descrizione di ciascun fondo la scheda offre l’opportunità di registrare i dati che lo riguardano al momento in cui esso viene descritto, assumendo così la valenza di documento conoscitivo e strumento di tutela.

Testo tratto dalla Presentazione alla Scheda FF di Elena Berardi