Il MiC sceglie un'opera dell'ICCD per la Conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo

Pubblicato il 17/06/2022

Argomento Fotografia

#medculture: il Ministero della Cultura sceglie un'opera di Mario Cresci dalle collezioni di fotografia contemporanea ICCD. L'iniziativa è stata resa possibile grazie al Direttore ICCD, Arch. Carlo Birrozzi e alla responsabile della fotografia ICCD e curatrice della mostra Mario Cresci. L'oro del tempo, Francesca Fabiani.

Rinnovare la lettura sul patrimonio fotografico attraverso lo sguardo autoriale è uno degli obiettivi di questa mostra, esito della residenza d’artista di Mario Cresci all’interno dell’istituzione del MiC che conserva la più vasta collezione di fotografia storica pubblica del Paese, l'ICCD; un giacimento di oltre 6 milioni di fotografie acquisite a partire dal 1895.

Nel corso della sua esplorazione Cresci ha potuto conoscere questo immenso archivio, nutrire la sua curiosità per autori lontani nel tempo ma alle prese con lo stesso desiderio di esplorare il mezzo fotografico, ripercorrere generi e stili, approfondire gli aspetti tecnici della fotografia dell’800 che tanto lo affascinano, toccando con mano albumine, aristotipi, dagherrotipi e carte salate; ha scelto poi di lavorare sul tema della figura umana in relazione all’arte classica.

Il risultato è una serie di stampe ludiche e sorprendenti, ottenute alterando, isolando e reiterando alcuni particolari delle fotografie. E così, il profilo dell’Apollo Sauroktono o la testa dell’Afrodite di Prassitele, diventano pretesto per una serie di sperimentazioni visive, pur nel rispetto dell’autore che le pensò in origine. L’utilizzo dei numeri di inventario al posto delle didascalie, l’inclusione del bordo nero del negativo nella stampa finale, la grafica in mostra rimandano al concetto di archivio e ricordano come anche la collocazione fisica degli oggetti fotografici, nel loro destino errante, merita di essere osservata con intelligenza.

Il titolo del lavoro riprende una frase di André Breton: “JE cherche l'or du temps”. Una dichiarazione di intenti: l’instancabile ricerca di ciò che di prezioso e incorruttibile (come l’oro) persiste nel fluire del tempo.

Per maggiori info cultura.gov.it/medculture