Nuovi servizi digitali per il Catalogo per aumentare l'interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni

Pubblicato il 02/11/2021

Argomento Catalogazione

Il 27 ottobre la community di Designers Italia e Developers Italia del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e AgID  si è confrontata in merito a buoni esempi di servizi pubblici sviluppati attraverso API.
Le Application Programming Interface sono interfacce per la programmazione di applicazioni che permettono di condividere dati e servizi in sicurezza e in modo efficiente tra realtà diverse, a vantaggio dell’utente finale. Abilitano quindi l’interoperabilità, essenziale all’interno della Pubblica Amministrazione per facilitare lo scambio di informazioni e dati, evitando duplicazioni, nel rispetto del principio europeo “Once only”. Per supportare questo processo virtuoso nasce “OpenAPI Checker”, uno strumento automatico open source che serve a correggere gli errori più diffusi nella fase di progettazione di un’API.
​In quest'occasione ICCD, insieme all'Università di Bologna, ha presentato i servizi digitali sul Catalogo dei beni culturali italiani. 

Le schede del Catalogo generale dei beni culturali sono pubblicate in formato aperto (linked open data) con licenza CC-BY-SA 4.0 sul portale dei dati aperti del MiC. I dati in formato RDF modellati secondo le ontologie di ArCo  sono quindi interrogabili liberamente via query SPARQL e scaricabili col solo obbligo di citare la fonte e di condividere allo stesso modo.
Le API SPARQL sono documentate sul sito Developers Italia i e in particolare in questa pagina: si tratta di API REST per gli sviluppatori create secondo il Modello di Interoperabilità previsto dal Piano Triennale.

Per approfondimenti
https://developers.italia.it/it/news/2021/10/15/buone-api-per-buoni-servizi